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Musica che ringiovanisce (Novara, Arona, Cremona)

Ed eccomi alla seconda settimana natalizia. Anche a questo giro mi sveglio presto e mi dirigo a Novara dove trovo freddo ma tanto sole, tante bancarelle, un bel passaggio di gente, e un albero di Natale che mi fa da scenografia.

Dopo qualche canzone si avvicina prima l'anziano della bancarella accanto, poi gli organizzatori del mercatino natalizio, chiedendomi entrambi con molta gentilezza di abbassare perchè "nonostante la sua bella musica sia molto gradita, si fa fatica a parlare coi clienti".

Di fronte a tanta cortesia chiedo scusa, abbasso prontamente il volume, e la mattinata scorre in grande armonia.

Nel pomeriggio avevo programmato una suonata a Biella, ma Arona è lì vicino e visti gli ottimi risultati dello scorso weekend cambio i miei piani.

Giunto in Piazza del Popolo mi mangio una piadina e la prima cosa che noto è una situazione spettrale. L'altro giorno era pieno di gente e bancarelle di Natale, oggi poco passaggio, una minuscola esposizione di quadri orrendi e la pista di pattinaggio vuota che trasmette una certa tristezza.

Inizio a macinare musica con una sensazione non molto positiva, ma come spesso capita in strada e nella vita, le apparenze ingannano anche uno come me, rodato da centinaia e centinaia di spettacoli on the road.

E così il mio pomeriggio all'apparenza moscio diventa invece uno spettacolo reso vivo dal mio pubblico preferito: i bambini salterini e i vecchi nostalgici, che non mi fanno mancare per nulla i cerchi di pubblico della settimana prima.

A fine show mentre sto smontando mi viene incontro un ragazzo un pò svitato ma simpatico (con me nella foto), che mi fa: "Ehi! Ciao! Eri tu che suonavi così bene la BATTERIA?".

Domenica mattina sono a Cremona in Piazza Stradivari nel mezzo di un mercatino dell'antiquariato, e dopo qualche canzone si ripete la scena del sabato a Novara. Prima una signora anziana, poi gli organizzatori del mercato, vengono al mio cospetto per congratularsi con me, ma chiedendomi di abbassare un poco il volume. Anche stavolta chiedo scusa, abbasso la manopola, e tutto fila liscio! Anzi è proprio grazie all'affetto degli anziani e dei bancarellisti che la giornata prende il volo. Così per il pomeriggio decido di rimanere in città spostandomi però nella meravigliosa Piazza del Duomo. Anche qui nonostante il freddo mi porto a casa un bel pomeriggio, riscaldato da un pubblico di passaggio ma sempre riconoscente, e terminato con una vecchietta che si avvicina con un bambino. "Dai Andrea, dì al signore quello che volevi dirgli!". E lui tutto infagottato alza la testa e mi fa: "La mia nonna dice che sei molto bravo perchè l'hai fatta tornare giovane!". E capisco di aver fatto il mio onesto lavoro anche oggi!

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